Matteo Renzi attacca a muso duro i 5 Stelle, in particolare Giuseppe Conte. “Si permette di dire a me cosa è di destra e cosa di sinistra?”, dice Renzi a Metropolis su Repubblica.it “Vorrei ricordare che Conte è colui che ha firmato i decreti Sicurezza, che è andato all’Onu e ha detto “io sono sovranista”… da un camaleonte come Conte, io accetto lezioni solo sul numero di maschere che uno si può mettere…”. E ancora: “La politica di Conte non è nè di destra nè di sinistra ma è basata sui sondaggi”.
Conte all’attacco del leader di Italia Viva
A scatenare l’ira del politico toscano, le frasi di qualche ore prima del leader grillino. “Non mi sorprende che Italia Viva sia col centrodestra, lo abbiamo visto anche a livello nazionale in varie occasioni, da ultima la Commissione Esteri al Senato. Ancor prima quando c’è stato il caso Open, in Giunta al Senato compattamente tutto il centrodestra ha votato in soccorso di Renzi. Anche se adesso il Gip di Genova ha archiviato la denuncia che Renzi ha fatto nei confronti dei pubblici ministeri di Firenze”. Così il leader M5S Giuseppe Conte, a proposito dell’appoggio di Iv alla ricandidatura del sindaco uscente di Genova Marco Bucci, sostenuto dalla coalizione del centrodestra.
Riferendosi alla linea politica dei pentastellati, il leader di Italia Viva taglia corto: «Se Conte non è d’accordo sulla politica estera, chiede ai suoi ministri di dimettersi. Se Conte chiama Di Maio e gli chiede di dimettersi, sapete che succede? Trova occupato…». L’avvocato del popolo resta il bersaglio delle punture di spillo di Renzi. L’inflazione? Colpa di Conte. «Non viene considerato il fatto che alcune politiche sbagliate del governo Conte hanno fatto aumentare l’inflazione, come il superbonus al 110%».
Renzi attacca Conte e sogna il 5 per cento
Per l’occasione, Renzi parla di progetti elettoriali e di ambizioni. «Il mio obiettivo è arrivare almeno al 5% e tornare a dare le carte. Sarò decisivo anche alla prossima legislatura: se lo sono stato in questa legislatura con il 2%, figuriamoci cosa posso fare con il 5%…». Per uno che ha sfiorato il 40 per cento alla guida del Pd alle Europee ambizioni di piccolo cabotaggio. Un po’ come Silvio Berlusconi che ha festeggiato la promozione del Monza in serie A dopo gli anni al Milan. Con la differenza che con la sua Italia viva, più che per la promozione deve lottare per non retrocedere.