Dopo i vaccini il 25% in più di arresti cardiaci

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Forse in giro si trova ancora qualche medico disposto a sputtanarsi attribuendo al covid i danni che invece derivano dal vaccino, è più di un anno che ci provano in tutti i modi: per fortuna di dati del 2020 anno della pandemia e il 2021 anno della ben peggiore vaccinazione di massa, parlano chiaro da questo punto di vista, mostrando che solo dopo le punture con i sieri genici si sono verificati fenomeni mai prima riscontrati: è il caso dell’aumento del 25 per cento dell’aumento degli arresti cardiaci verificatosi in Israele e oggi tematizzati in un ricerca pubblicata su Nature. Qui non c’è modo di scappare dalla verità con qualche fuga in avanti o con qualche anguillesco movimento perché si tratta dei dati tratti dai servizi di soccorso. Lo studio mostra che “Da gennaio a maggio 2021, è stato registrato un aumento di oltre il 25%  delle chiamate per arresto cardiaco e sindrome coronaria  rispetto al 2019-2020.”

Nessun aumento invece è stato registrato prima che iniziassero le cosiddette vaccinazioni. anzi a questo proposito è stata propria una ricerca israeliana molto ampia , che ha coinvolto 700 mila persone non vaccinate: è stato dimostrato che contrarre il Covid non aumenta affatto i disturbi cardiaci e asserisce che già nel febbraio del 2021 quindi a due mesi circa dell’inizio delle vaccinazioni, c’erano già evidenze di un aumento delle sindromi di infiammazioni cardiache dopo le pun tura con i preparati a mRna e che questa notizia era stata anche passata all’Ema che naturalmente brulicante com’è di corrotti e lobbisti se ne è tranquillamente fregata: mica poteva contraddire la commissione europea e i suoi stratosferici acquisti di vaccini . Perciò davvero basta con le sciocchezze delle conseguenze del covid e miserabili idiozie del genere.

Un quarto in più di gravi conseguenze cardiache, tali da richiedere soccorso immediato peraltro non sempre sufficiente ad evitare conseguenze letali  è davvero un’enormità anche se ormai sia le autorità sanitarie israeliane che i Centers of Disease Control (CDC) statunitensi hanno riconosciuto un legame tra i sieri genici spacciati per vaccini anti covid COVID e alcune complicazioni cardiovascolari: il rischio di miocardite dopo una seconda dose di vaccino è ora stimato tra 1 su 3000 per tutte le età e 1 su 6000 nei maschi di età compresa tra 16 e 24 anni. I dati del soccorso israeliano mostrano però una sostanziale analogia tra uomini e donne e un aumento dei casi molto marcato che fa pensare a un aumento incredibile di casi subclinici, che non vengono registrati.  La miocardite è nota per essere la causa principale di morte improvvisa e inaspettata negli adulti di età inferiore ai 40 anni, rappresentando il 12-20% di questo tipo di decessi  decessi”, scrivono gli autori dello studio. Aggiungono che i loro risultati sono stati confermati anche da ricercatori in Germania e Scozia. Va però sottolineato che se anche le miocarditi e pericarditi possono portare a queste morti improvvise, in moltissimi casi possono passare inosservate o quasi, ma procurano comunque danni che magari si manifestano dopo anni e anni. Per questo il bilancio drammatico delle vaccinazioni di massa, anche solo in tema di disturbi cardiaci, potrà essere definitivo solo tra qualche anno.

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