
Dal coprifuoco per il Covid alla guerra in Ucraina. I 17 mesi di Mario Draghi a palazzo Chigi non sono stati di ordinaria amministrazione. Nel febbraio 2021 l’Italia era molto diversa. Le feste natalizie di fine 2020 furono con il coprifuoco alle 22 e massimo due visitatori per ogni famiglia. Bar e ristoranti chiusi: solo asporto. Le vaccinazioni cominciarono a rilento. Vietati gli spostamenti tra regioni diverse. La polizia ti fermava ad ogni angolo per chiederti l’autocertificazione. Il 2020 registrò centomila morti in più rispetto alla media degli anni pre covid.
Draghi imboccò subito la strada delle vaccinazioni di massa: il 2021 si chiuse con circa 60 mila morti in più rispetto alla media ma senza alcun lockdown. Il 2022 vede gli italiani vivere senza restrizioni e la letalità della malattia è molto diminuita perchè il virus si è depotenziato.
L’invasione dell’Ucraina
Dal febbraio 2022 scoppia un’altra emergenza epocale: la Russia invade l’Ucraina.
Draghi schiera l’Italia senza se e senza ma al fianco di Kiev, insieme a tutti gli altri Paesi Nato, affossando l’economia europea e soprattutto quella italiana. Concede armi, aiuti, sostegno politico. In Italia giungono 160mila profughi, che si sommano ai 250mila ucraini che erano già in Italia prima della guerra.
Draghi, Scholz e Macron sono andati insieme a Kiev. Mosca ora occupa con le sue truppe l’Ucraina orientale e meridionale, ma la capitale Kiev resiste e le vittime aumentano, grazie alle armi occidentali, e nel frattempo la Nato si è allargata a Svezia e Finlandia. Fino al 2021 l’Italia ha colpevolmente importato più del 40% del suo gas dalla Russia. In cinque mesi con accordi in Algeria, Azerbaigian, Mozambico, Qatar, Draghi ha fatto scendere la quota di gas russo al 25% per non essere subalterni a Mosca.
L’autunno è imminente e qualsiasi Governo deve per prima cosa preoccuparsi degli stoccaggi. Nel mese di luglio 2022, per vicende diverse, si dimettono i governi di Gran Bretagna (Johnson), Italia (Draghi) ed Estonia (Kaalas), tutti fortemente impegnati per Zelensky. A Tallinn i filoputiniani hanno tolto la fiducia al Governo. In Italia e Gran Bretagna le dinamiche politiche non sono così esplicite.
Il giuramento
Il 13 febbraio 2021 avvenne il giuramento di Draghi. La maggioranza fu più larga rispetto al Governo Conte: da Leu alla Lega. Solo Fratelli d’Italia restò all’opposizione. Uno schema politico che si è sostanzialmente ripetuto nel febbraio 2022 anche per la rielezione di Mattarella al Quirinale. Oggi M5s ha deciso di non votare al Senato la fiducia sul dl aiuti. Draghi si è dimesso, ma Mattarella ha deciso di rimandare il premier alle Camere.