Bill Gates ora dice che i vaccini non servono a nulla

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Bill Gates. E’ davvero difficile comprendere gli sviluppi dell’attacco alla civiltà portato a fondo negli ultimi tre anni: ogni giorno si può assistere a una sorpresa che va interpretata e capita. In queste ultime settimane, per esempio,  sono arrivate “ammissioni” sulla vicenda pandemica che non ci si attendeva da burocrazie sanitarie che si sono comportate come ufficio propaganda delle multinazionali farmaceutiche e la cui complicità in assurdi divieti di cura, in segregazioni che la scienza  non contemplava prima del febbraio 2019 e in vaccinazioni di massa con sieri sperimentali inutili e pericolosi, sta diventando palese. Ma ora è lo stesso Bill Gates, uno degli protagonisti assoluti in ogni fase della pandemia, nonché uomo dei vaccini a livello planetario tanto da essere uno dei personaggi che maggiormente ha lucrato sulla narrazione covidiana, a dire peste e corna dei sieri genici. Va ricordato che nel 2019 Gates ha investito qualche milione in un’aziendina farmaceutica totalmente sconosciuta, la Biontech, fondata in Germania da due turchi, che poi si è alleata con Pzifer per produrre lo pseudo vaccino a mRna contro il covid: un’operazione inspiegabile da cui Bill  ha ricavato poi somme enormi, ma che lascia il consistente dubbio che la vicenda pandemica sia stata architettata e preparata molto prima. A favore di questa ipotesi si stanno raccogliendo tonnellate di piste, last but not least, il fatto che nessuno abbia contestato l’affermazione  Robert Kennedy, Jr. riguardo all’esercitazione “Crimson Contagion”, contagio cresimi, dell’agosto del 2019, durante la quale si ipotizzava l’arrivo dalla Cina di un nuovo virus: in quella occasione di fronte a decine di responsabili di agenzie federali e statali degli Usa, venne messo i piedi un protocollo di azione in cui veniva lanciata l ‘idea della chiusura delle scuole, della chiusura delle attività commerciali, del lavoro a distanza obbligatorio e delle segregazioni, tutte cose  che mai erano state ipotizzate dalle pianificazioni precedenti, e da un secolo di scienza epidemiologica: tuttavia nel giro di pochi mesi divennero legge.

Ad ogni modo mentre volava sul suo jet privato  per un faccia a faccia in Australia con il Lowry Institute  Gates,  che finge di essere coì attento al carbonio da volere avvelenare l’atmosfera per raffreddare il pianeta o da mettere qulche spicciolo in una startup australiana che si propone di ridurre i peti delle  mucche,  ha ammesso che le vaccinazioni non hanno aiutato praticamente nessuno, e men che meno la popolazione più vulnerabile.” Dobbiamo anche risolvere i tre problemi dei vaccini [mRNA]”, ha detto Gates. “ Gli attuali vaccini non bloccano i contagi. Non sono ad ampio raggio, quindi si perde protezione quando emergono nuove varianti, e hanno una durata d’azione molto breve, soprattutto nelle persone che contano, gli anziani. “Gates ammette in buon sostanza che i vaccini non possono essere adattati alle varianti del coronavirus che sono in rapidissima  evoluzione e che perciò non riescono a interrompere la diffusione del patogeno. È un incredibile voltafaccia da parte dell’uomo che appena sette mesi  pubblicizzava la vaccinazione come cura definitiva per il coronavirus, affermando che “chiunque prenda il vaccino non solo protegge se stesso, ma riduce la trasmissione ad altre persone e consente alla società di farlo”. Cosa è intervenuto tra la fiducia assoluta  nei vaccini e le dichiarazioni dell’altro giorno? 

Una possibilità è che Gates abbia percepito un cambiamento di atmosfera che si sta materializzando sulla vicenda pandemica e sulla sua lunga scia letale dovuta alle conseguenze di vaccini che secondo gli stessi fabbricanti, non si è comportato come era stato previsto : perciò dunque vuole evitare di essere uno degli uomini simbolo del disastro, tanto più che per il momento non è il caso di fare il bis con i virus. Ora gli sta più a cuore il disastro climatico che gli permetterà di guadagnare altre palate di soldi. Un’ ipotesi parallela è che si sta evidenziando una spaccatura in seno alla cupola di potere a cui dobbiamo l’operazione pandemica e che adesso Bill voglia barcamenarsi o sganciarsi da un treno in corsa verso il nulla, cercando in qualche modo di tenersi in equilibrio senza pagare pegno per la sua posizione dominante nella vicenda pandemica di cui è stato la cruna dell’ ago: vuole rimanere l’uomo dei vaccini ( adesso vuole “pungere” anche le api in un suo nuovo delirante progetto), ma prendendo le distanze da questi specifici sieri e riconoscendo alcuni degli errori commessi. In entrambi i casi si intravedono sempre più fratture dentro la narrazione del potere. Siamo convinti che questo “reflusso” è determinato dall’inattesa sconfitta occidentale in Ucraina, sia sul campo che soprattutto sull’inefficacia delle sanzioni che anzi ha accelerato la direzione multipolare e la dedollarizzazione : era qualcosa che non era stata messa in conto e adesso sta trasformando  gli dei onnipotenti, in dei  minori.

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