Da JFK a RFK. Un nuovo Kennedy potrebbe entrare nella storia della politica americana. O almeno questo è l’obiettivo di Robert Francis Kennedy Junior, nipote di John Fitzgerald Kennedy, il celeberrimo presidente assassinto a Dallas il 22 novembre 1963. Ebbene, Kennedy Jr. ha deciso di rompere gli indugi e sfidare apertamente Joe Biden alle primarie democratiche in vista delle elezioni del novembre 2024. Obiettivo: diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti.
Non si tratta di una semplice boutade liquidabile come un tentativo velleitario. Nonostante posizioni molto lontane da quelle del suo schieramento, recenti sondaggi danno il 20% delle intenzioni di voto al nipote di JFK nelle primarie democratiche. Una percentuale alta, che potrebbe alzarsi ulteriormente dopo la recente ufficiale discesa in campo. L’ultimo rampollo della dinastia Kennedy, 69 anni già compiuti, sembra essere tra i rivali emergenti di Biden.
L’attivista anti-vax con un celebre lignaggio democratico è emerso con una forza inaspettata nei primi sondaggi anche se collabora con figure di destra e donatori miliardari. Il sostegno di Mr. Kennedy da parte dei Democratici funge da promemoria del desiderio degli elettori democratici di trovare un’alternativa a Biden dopo i recenti lampanti segnali di debolezza mentale del presidente.
Avvocato ambientalista, Kennedy Jr. parla dal 2005 del presunto legame tra vaccini e autismo, ed è fondatore e presidente di Children’s Health Defense, un gruppo di difesa contro i vaccini. Dall’inizio della pandemia di Covid-19, la sua popolarità è cresciuta enormemente, nonostante molte delle sue teorie sono state screditate dalla comunità scientifica. Gran parte delle critiche e degli scritti sulla salute pubblica di Kennedy hanno preso di mira figure di spicco come Anthony Fauci e Bill Gates. Tra radio e libri, si è scagliato all’attacco dell’establishment politico-sanitario.