Sono passati tre giorni da quando Israele è stato attaccato a sorpresa da Hamas, cinquant’anni dopo la guerra di Yom Kippur, scatenando la reazione dello Stato ebraico contro la Striscia di Gaza.
- È salito il bilancio delle vittime: sono almeno 900 i morti in Israele e 2.500 i feriti, mentre i bombardamenti israeliani su Gaza hanno provocato la morte di 560 palestinesi e il ferimento di 2.751.
- Finora sono stati richiamati 300.000 riservisti dell’esercito, la “più grande e veloce leva della storia di Israele”, ha fatto sapere l’esercito, precisando che da sabato sono stati lanciati 4.400 razzi da Gaza verso lo Stato ebraico. Oltre 800 gli obiettivi nella Striscia presi di mira dai militari israeliani nelle ultime 24 ore.
- Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha ordinato “l’assedio totale” di Gaza: “Niente elettricità, niente cibo, niente carburante”. Interrotte anche le forniture d’acqua.
- Hamas ha minacciato di uccidere gli ostaggi civili e di diffondere su internet le immagini dell’esecuzione se proseguiranno i bombardamenti su Gaza.
- L’esercito israeliano ha annunciato di aver ripreso il controllo delle comunità intorno alla Striscia di Gaza ma ha avvertito che potrebbero ancora esserci dei miliziani di Hamas nella zona. Su 24 kibbutz adiacenti all’enclave palestinese, 15 sono stati evacuati e le forze armate contano di completare il trasferimento dei civili entro le prossime 24 ore.
- La barriera di sicurezza con l’enclave palestinese è stata gravemente danneggiata, e questo consente ai miliziani di continuare a infiltrarsi. Nella notte una settantina sono riusciti a raggiungere kibbutz intorno alla Striscia.
- Il premier israeliano, Benjamin Netanyhau, ha comunicato la necessità di un’operazione di terra a Gaza al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che – secondo Axios – non ha sollevato obiezioni.
- Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha avuto un colloquio con l’omologo israeliano, Isaac Herzog, e ha esortato a interrompere gli “attacchi indiscriminati sulla popolazione di Gaza”, e con il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, chiedendogli un intervento per sedare le violenze.
- Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha incontrato il segretario generale della Lega araba e ha ribadito che l’unica via “credibile” per uscire dal conflitto è la creazione di uno Stato palestinese.
- L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha annunciato per domani una riunione d’emergenza dei ministri degli Esteri dell’Ue. “Non può esserci alcuna giustificazione perché qualcuno prenda di mira civili innocenti, mai”, ha scritto su X.
- Germania e Austria hanno annunciato la sospensione temporanea degli aiuti allo sviluppo ai Territori palestinesi.