ECONOMIA – L’auto elettrica, vista come una soluzione promettente per il futuro della mobilità stradale, è lungi dal convincere gli automobilisti. Nonostante gli sforzi dell’Unione Europea per promuoverne l’adozione, il 2023 non ha segnato il decollo tanto sperato di questa modalità di trasporto.
In Europa, l’anno 2023 ha segnato un punto di svolta in cui le vendite di auto elettriche hanno superato quelle delle auto con motore diesel. Con circa 1,5 milioni di unità vendute, i veicoli elettrici hanno rappresentato il 14,6% del mercato, superando le vendite dei veicoli diesel, attestate al 13,6%. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare affinché le auto elettriche possano competere con la popolarità delle ibride, che detengono una quota di mercato del 25,8%, e delle auto a benzina, che rappresentano il 35,3% del mercato.
Inoltre, è importante notare che, sebbene le prestazioni della tecnologia delle auto elettriche siano migliorate in modo significativo, con vendite europee in aumento del 37% rispetto al 2022, questo miglioramento è in gran parte attribuibile al successo di un modello in particolare: la Tesla Model Y. Nel 2023, il SUV elettrico ha fatto scalpore diventando il veicolo più venduto al mondo, con 1,23 milioni di unità vendute. I dati provenienti da una trentina di mercati immatricolati rivelano che questo SUV ha venduto 255.000 unità in Europa, confermando così il suo successo nel Vecchio Continente.
Evidenti disparità nel mercato
Sebbene la tendenza generale sia al rialzo, un’analisi più approfondita rivela evidenti disparità da un mercato all’altro. La Norvegia è in cima alla lista con una quota di mercato dell’82,4% per le auto elettriche, il che significa che quattro veicoli su cinque venduti nel paese sono elettrici. D’altro canto, in controtendenza, la Slovacchia ha una modesta quota di mercato del 2,7% per le auto a emissioni zero.
Tra questi estremi, le percentuali mostrano una grande variabilità, ma nel complesso sono in diminuzione: tra i 31 paesi analizzati, le auto elettriche rappresentano solo più del 30% delle immatricolazioni in sei paesi, superando il 20% in otto paesi e il 10% in 17. Paesi.
Calo improvviso delle vendite di auto elettriche in Germania nel 2024
Il settore automobilistico europeo si trova ad affrontare una grave deelettrificazione, in particolare nel mercato tedesco all’inizio del 2024. Questo sviluppo deriva dalla decisione improvvisa del governo tedesco guidato da Olaf Scholz di porre fine ai sussidi per le auto elettriche alla fine del 2023.
I dati di gennaio sulle immatricolazioni in Germania, elaborati dall’Autorità federale dei trasporti automobilistici (KBA), confermano queste preoccupazioni: le vendite di auto puramente elettriche sono diminuite del 59% rispetto al mese precedente, da 54.654 immatricolazioni a dicembre 2023 a 22.474 unità a gennaio, rappresentando una quota di mercato pari solo al 10,5%, ben inferiore al 18,4% dell’anno precedente.
L’intenzione d’acquisto ristagna in Francia
Nell’ottobre 2023, solo il 9% dei francesi intervistati considererebbe l’acquisto di un’auto elettrica come prossimo veicolo, rispetto al 7% nel 2022.
Le preferenze dei consumatori rimangono prevalentemente focalizzate sulle auto a benzina o diesel (41%) e ibride (19%). Come nel caso della Germania o degli Stati Uniti, dove anche la domanda di auto elettriche sembra stagnare o in calo per la prima volta, con gli acquirenti tedeschi preoccupati dalle fluttuazioni degli incentivi statali. Questa tendenza suggerisce una fase di plateau nel mercato.
Anche il marchio dietro gli ibridi non crede nelle auto elettriche
La Toyota non punta sulle auto elettriche. È convinta che l’ibrido, plug-in o meno, svolga un ruolo essenziale nel lungo termine. La prima conseguenza di questa decisione fu l’abbandono del progetto Toyota bZ4x, la loro prima incursione nel campo dei veicoli elettrici.
Akio Toyoda, presidente della Toyota Motor Company, ha recentemente affermato: “Non importa quanto migliorerà l’auto elettrica, non supererà il 30% “, riferendosi alla sua quota di mercato. Ha inoltre sottolineato che la crescita dell’auto elettrica non dovrebbe essere dettata da regolamenti o politici, ma lasciata alla scelta del cliente di determinare quale tecnologia prevarrà in futuro.
Toyota non è l’unica a seguire questa tendenza. La BMW, a differenza dei suoi due grandi rivali Volkswagen e Mercedes-Benz, non è chiusa a una sola tecnologia. L’amministratore delegato di BMW ha spiegato che il marchio aumenterà la sua offerta di auto elettriche, ma che ritiene che di fatto limitare il mercato a un’unica tecnologia non sia una buona idea.