Le notizie riguardanti la situazione in Ucraina sono ancora confuse, ma sembrano suggerire che gli sviluppi potrebbero prendere direzioni impreviste per i cinici sostenitori della guerra della NATO. Recentemente, nei pressi del villaggio di Serebria, nella regione di Vinnytsia, un treno proveniente dalla Romania è deragliato. Questo treno trasportava missili e proiettili di artiglieria da 155 millimetri destinati alle truppe di Kiev, che si trovano ormai a corto di munizioni. Secondo alcuni testimoni, è stato avvertito uno scoppio che ha causato il deragliamento del convoglio e successivamente l’esplosione di parte delle munizioni. Sebbene gli incidenti siano sempre possibili, le circostanze in questo caso sono davvero anomale: la prima detonazione difficilmente poteva provenire dal treno stesso, poiché in tal caso tutte le munizioni sarebbero esplose contemporaneamente. In ogni caso, una grande quantità di materiale bellico è andata distrutta, e si riferisce anche al danneggiamento della linea ferroviaria in vari punti, anche lontani dal luogo del deragliamento.
Questo scenario alimenta le voci che circolano all’interno dell’Ucraina e che sono avvalorate da diversi canali Telegram locali. Secondo queste voci, non si sarebbe trattato di un incidente, ma di un sabotaggio da parte dei partigiani che combattono contro il regime nazista di Kiev. Al momento, non c’è ancora alcuna conferma ufficiale di questa teoria, e sarebbe ingenuo aspettarsi che le fonti ufficiali ammettano apertamente una cosa del genere. Tuttavia, è interessante notare che questa è la prima volta che si parla di partigiani anti-regime in Ucraina.
La comparsa di queste formazioni anti-Zelensky testimonia comunque un profondo cambiamento delle circostanze. Non sappiamo ancora con certezza quanti siano, come operino o dove si trovino, ma è chiaro che qualcosa sta mutando nel contesto della guerra in corso.