La fabbrica di morte di Domusnovas in funzione giorno e notte

0 0
Read Time:2 Minute, 12 Second

In Sardegna, nel Sulcis, si trova una delle pochissime fabbriche che alimenta la guerra ucraina. È la Rwm Italia di Domusnovas, a pochi chilometri da Iglesias.

Questa fabbrica che occupa quasi un chilometro quadrato sforna da anni bombe d’aereo, mine marine, siluri e missili. E solo dall’anno scorso ha aperto la linea di produzione delle munizioni da obice, calibro standard Nato 155 millimetri, e quelle per i carri armati Leopard 2 da 120, di cui le bocche da fuoco ucraine sono costantemente affamate.

La fabbrica di Domusnovas in funzione giorno e notte

Lo stabilimento oggi non si spegne mai, ma solo tre anni fa pareva destinato alla chiusura. Tra 2019 e 2021 il governo Conte 2 decise prima la sospensione e poi lo stop definitivo alle licenze per l’export delle bombe verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, accusati dall’ONU di crimini di guerra per i bombardamenti sui civili nello Yemen. La chiamavano fabbrica della morte, e all’epoca c’era persino chi proponeva di convertirla in un caseificio.

Nonostante le proteste dei gruppi pacifisti locali non si siano mai fermate, oggi la guerra ha stravolto la scala di priorità e la Rwm di Domusnovas è considerato uno degli stabilimenti più strategici del paese. Cinquant’anni fa qui si fabbricavano le mine che hanno scavato le miniere di zinco, piombo e carbone del Sulcis, mentre oggi entrano tubi di acciaio arrugginiti ed escono bombe. Circa 10mila all’anno, ordigni impiegabili sugli aerei caccia di tutto il mondo, tra cui F-16, Eurofighter e F-35. Da qualche mese è iniziata anche la produzione di un centinaio di mine marine ordinate dall’Australia, in un area – quella del Sud Est asiatico – che diventa ogni giorno più calda. E a breve partirà la fornitura alle forze armate italiane di piccoli droni killer anti-uomo. D’altronde Domusnovas è il più grande deposito privato di esplosivi per scopi bellici del paese: qui 13 depositi-bunker contengono oltre 650 tonnellate di bombe, missili, mine e munizioni pronte a essere spedite agli acquirenti.

Obiettivo 55mila munizioni all’anno per l’Ucraina

A Domusnovas ogni munizione da 155 millimetri richiede quasi una settimana di lavorazioni prima di poter essere spedita a Kiev. Dopo i controlli di routine, il proiettile ancora vuoto viene pre-riscaldato a 80 gradi, per poi essere riempito con l’esplosivo fuso. Dopo un lento e delicato raffreddamento, una a una le munizioni vengono sottoposte ai raggi X per verificare l’integrità, per poi montare la carica che provocherà la detonazione. Oggi le munizioni della Rwm alimentano il conflitto in Ucraina contribuendo in modo determinante a portare distruzione e morte.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

About Author

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *