martedì, Aprile 29

Blackout, italiana in Portogallo: “Vissuto un incubo, lasciati soli, ripartiamo se sicuri”

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(Adnkronos) – "Immagini apocalittiche e devastanti, un fermo immagine da incubo pensando soprattutto a quante famiglie popolavano l'aeroporto con bambini piccoli senza desk che potessero dare informazioni, ancora adesso siamo nell'incertezza assoluta di ciò che è accaduto". Annalisa Maesti Santanocito, professionista in un'agenzia di assicurazione di Roma, parla all'Adnkronos dalla città di Porto. Era in vacanza in Portogallo con il marito Marco e il figlio adolescente Francesco e una coppia di amici quando sulla via del ritorno dall'aeroporto c'è stato il maxi blackout.  Annalisa Maesti Santanocito racconta le difficoltà di quei primi momenti, soprattutto l'incredulità di fronte a quello che stava accadendo. "Una folla umana si era riversata all'aeroporto Francisco Ca Carneiro, le partenze erano state annullate, le carte di credito non funzionavano, i bar presi d'assalto vendevano solo acqua e le uniche farmacie presenti all'aeroporto erano chiuse – aggiunge -. Ma quello che mi ha impressionato è stata la mancanza assoluta di desk di informazioni, non c'era nessuno che poteva dare comunicazioni utili ai passeggeri con file lunghissime che si ingrossavano di ora in ora. Solo i tassisti sono stati veramente gentili, ci sono venuti incontro mettendoci a disposizione le auto per ricaricare i cellulari".  Voli cancellati dunque e interminabili file d'attesa per il ritorno. "Siamo stati costretti a rimandare il nostro ritorno a Roma – prosegue la turista romana – Saremo a Porto fino al 2 maggio. Tra l'altro anche in Portogallo sono giornate di 'ponti' e di festa e gli alberghi sono già prenotati da tempo. Ci spostiamo con le nostre valigie da un hotel all'altro. Quanto al nostro ritorno in Italia – riferisce – abbiamo preferito evitare di metterci in fila, come hanno fatto altri passeggeri, per partire con i primi voli disponibili perché, siccome il blackout ha riguardato anche tutti i dispositivi elettronici che servono a identificare i viaggiatori e il loro bagaglio, non vogliamo rischiare ulteriormente. Anche in quelle terribili ore, a mio avviso, è continuata a mancare la sicurezza necessaria". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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