A Davos gli Usa invocano le sanzioni contro la Cina. Pechino risponde

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A Davos, il direttore dell’intelligence USA, Avril Haines, ha affermato che, a causa dell’alto livello di integrazione della Cina con l’economia mondiale, se l’Occidente dovesse imporre sanzioni significative alla Cina, queste avrebbero un impatto maggiore sulla Cina rispetto alle sanzioni contro la Russia. 

Giovedì Wang Wenbin, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, ha criticato duramente i commenti di Haines.

“Alcune persone negli Stati Uniti sono drogate di sanzioni”, ha detto Wang, aggiungendo che usare come arma l’economia e la tecnologia rappresenta una seria minaccia per la pace e la stabilità mondiale. “Le dichiarazioni degli Stati Uniti hanno rivelato il vero volto dell’egemonia statunitense. L’ intenzione degli americani di danneggiare altri paesi e seminare caos nel mondo è impopolare e sarà sicuramente contrastata e osteggiata a livello mondiale”, ha detto Wang.

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