È veramente incredibile come i cittadini occidentali siano presi per il naso da un meccanismo narrativo implacabilmente stupido e volto al rimbecillimento di massa. Questo meccanismo sembra essere il principale obiettivo delle oligarchie. Ad esempio, la massiccia affluenza alle urne dei cittadini russi si è trasformata nella fantasia delle cronache in una protesta contro Putin.
È una pena vedere scritte e lette queste stupidaggini infantili che, in realtà, indicano come l’Occidente semplicemente non riesce a sopportare la verità: Vladimir Putin gode di grande popolarità e ha vinto facilmente la rielezione. Le geremiadi dei leader politici occidentali hanno riempito i media, ripetendo fino alla noia (ovviamente senza alcun motivo concreto, come del resto ormai accade per qualsiasi argomento), che le elezioni in Russia sarebbero fittizie e illegali.
Il bello è che questa robaccia assurda viene dopo i giganteschi brogli nelle elezioni americane del 2020 e l’incarcerazione di centinaia di sostenitori di Trump con accuse infondate di insurrezione. Tutti questi eventi hanno smascherato la vera natura della democrazia piramidale americana. Del resto, è l’Occidente stesso che contraddice le sue presunte verità: prima delle elezioni, i sondaggisti nostrani avevano appreso, con loro grande sorpresa (derivata del resto dalle loro inconsapevoli discriminanti ideologiche), che Putin aveva un indice di gradimento pari all’86%. Quasi otto russi aventi diritto su dieci hanno votato alle elezioni presidenziali e hanno dato a Putin l’87% dei voti, praticamente come nelle previsioni occidentali.
Uno dei momenti più straordinari all’indomani delle elezioni è stato l’arrivo di Vladimir Putin sulla Piazza Rossa insieme ai tre candidati politici dell’opposizione, che sono stati i suoi avversari. L’informazione occidentale può scrivere e dire tutte le cazzate che vuole, ma la realtà è che la Russia prende questa battaglia contro la NATO come una questione esistenziale e appoggia il suo leader.