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Ecco la replica di Mauro Pili, tratta integralmente dalla pagina facebook, alle pesanti critiche sulla sua campagna contro l’invasione delle pale eoliche in Sardegna
giusto per saperlo
non passa giorno che qualche indomito cretino non perda occasione per tentare di attaccarmi sul piano personale e professionale
Cercherò sommessamente di lasciar perdere, del resto stiamo parlando di qualche povero frustrato scribacchino di provincia e di qualche indefesso accolito a servizio di speculatori e faccendieri;
al fine di sgomberare il campo, per l’ennesima volta, da cialtronerie a buon mercato, funzionali solo a coloro che vorrebbero colpire me per agire indisturbati nella devastazione della Sardegna mi permetto di ribadire:
1) ho iniziato a denunciare le infiltrazioni mafiose e speculative in Sardegna sin dal 2009, quando nessuno, e dico nessuno, ne parlava, facendo aprire inchieste plurime di cui agli atti della Commissione Antimafia;
2) sono stato il primo presidente di Regione in Italia a varare linee guida, già dal luglio 2003, quando nessuno, dicasi nessuno, ne parlava, per fermare l’invasione eolica della Sardegna;
3) ho bloccato tutti i progetti eolici finanziati negli anni 2000 dalla legge 488 nazionale, proposti dal Ministero guidato all’epoca da Bersani;
4) sono stato il primo a predisporre una proposta di legge presentata il 15 marzo del 2013 per bloccare tutti gli impianti offshore in Sardegna;
5) su mia richiesta, sempre in solitudine, sempre nel 2013 sono stati bocciati e ritirati tutti i progetti presentati in Sardegna, dal Golfo degli Angeli a quelli di S’Archittu, basta leggere atti parlamentari e cronache del tempo;
6) non ho MAI approvato progetti eolici su Saccargia: solo qualche cretino e ignorante, nel senso che non sa nè leggere e nè capire, può pensare che un presidente di regione approva progetti.
7) Nella delibera della Giunta regionale di 21 anni fa, (21 anni fa, siete proprio alla frutta), quella che qualche servo/a sciocco/a sventola, c’è scritto, basta leggere: PRESA d’ATTO di un processo amministrativo, allora in capo a Comuni, Soprintendenze e organismi tecnici. C’è scritto, basta leggere, solo qualche incapace o in malafede può travisare, che quell’impianto eolico era stato proposto e voluto dai comuni di Nulvi e Ploaghe, c’è scritto che esisteva il parere favorevole della Soprintendenza che aveva vietato qualsiasi pala eolica sul proscenio di Saccargia e che quell’impianto aveva pale alte 50 metri, a fronte di quelle da duecento che si vogliono mettere ora. Conoscete la differenza tra 50 metri e 200?
Quei poveri scribacchini da quattro soldi, che sostengono il contrario, non sanno leggere o sono in malafede! Fate voi!
8. Mi si contesta che mi sarei accorto di questo problema solo ora, dopo anni di silenzio: siamo all’ignoranza e malafede vera. Lo sanno anche le pietre che le inchieste pubblicate dall’Unione Sarda a mia firma sulla devastazione eolica e fotovoltaica sono datate dal 2020. Pagine di denunce, di atti, documenti, quelle che hanno consentito ai sardi di conoscere quello che altri nascondevano;
9) pagine di inchieste su tutte le negligenze e le omissioni della giunta Solinas in tema di energia, con una campagna di stampa, fatta di atti e documenti, per costringere quella giunta ad impugnare, cosa che ha fatto, il decreto-Sardegna del governo Draghi, di cui viceministro con delega al Comitato per la transizione energetica era l’attuale presidente della Regione; Basta cercarle per chi ha perso la memoria;
10) dispiace prendere atto che questi signorotti e signorine che cercano di insultarmi si dimentichino di:
testate giornalistiche, tv e carta stampata, pubbliche e private, che tacciono da anni, e oggi più che mai, sullo scempio che la Sardegna sta subendo;
testate giornalistiche che censurano la grande mobilitazione dei sardi a favore della Legge Pratobello 24
di un assessore regionale, quello dell’industria, come ho denunciato prima della sua nomina, sempre con il silenzio di tutti, che è titolare di una società che si occupa di piazzare pale eoliche e pannelli fotovoltaici;
di esponenti politici che di professione si occupano di pannelli e pale eoliche;
E, dunque, dovrei preoccuparmi di questa gentaglia che mi attacca?
la differenza tra tutti questi e me è sostanziale:
io ho sempre combattuto a viso aperto i poteri forti, quelli veri, mi hanno portato in tribunale, e ho vinto, li ho portati in tribunale e li hanno condannati!
cercano di intimidirmi, anche in queste ore, con minacce di denunce e danni ai loro affari, non me ne importa niente!
a differenza di chi mi attacca io non ho scheletri negli armadi, chiunque voglia confrontarsi con me lo può fare, in pubblica piazza, portate, però, le vostre visure societarie, altrimenti ve le porto io!
buona vita, schiena dritta, testa alta!
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