“L’alleanza è finita”. Ora nel Pd silurano Conte

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Anche il senatore del Pd, Andrea Marcucci, ha preso le distanze dall’avvocato confermando lo strappo definitivo tra i dem e i grillini. “Alleanza impossibile”

Tra Conte e il Pd è ormai spaccatura totale: lo dice senza mezzi termini e a chiare lettere il senatore del Partito Democratico, Andrea Marcucci, che ha confermato lo strappo con l’ex premier. “Le pretese di Conte confermano che l’alleanza con il Pd è finita”, come affermato all’AdnKronos sulla possibilità di andare avanti con Mario Draghi senza il sostegno dei 5 Stelle o di una sua parte.

“Interessi Italia al primo posto”

Insomma, ormai Conte è più che dimezzato: almeno 50 deputati pentastellati sono pronti a isolare Giuseppi e votare la fiducia al governo Draghi il prossimo mercoledì. Marcucci, poi, elimina ogni possibilità di alleanza con il Movimento. “Sono Conte e le sue pretese a confermare che l’alleanza è finita”. Anche se il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha affermato che “ogni ipotesi senza M5S non è percorribile”, nella situazione in cui si trova la politica italiana “non possiamo porre condizioni – aggiunge Marcucci – Il dibattito in corso nel M5S, evidenzia la presenza di un’area fortemente antigovernista, e di una più responsabile. Non credo che mercoledì riusciremo ad avere tutto il M5S, ma solo una sua componente, che aggiunta ai numeri di Di Maio sarà comunque significativa”, sottolineando che gli interessi dell’Italia vengono prima di tutto e che bisogna arrivare in fondo alla legislatura “per completare il Pnrr”.

“Conte prende a schiaffi Draghi”

Nessun rispetto per l’Italia e per gli italiani, nonostante avesse vestito i panni da premier, è l’accusa che muove il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, intervistato da SkyTg24. “Conte è tornato a prendere a schiaffi il presidente Draghi senza alcuna presa di coscienza dell’emergenza per l’Italia”. La storia è recente e chiara: tre settimane fa, Conte aveva promesso a Mattarella che sarebbe andato avanti con Draghi pur lamentandosene. Invece, pochi giorni dopo si è rimangiato la promessa fatta davanti al Capo dello Stato. “I toni del Movimento 5 stelle invece rimangono perentori e le richieste ultimative. Non è il centrodestra a non voler andare avanti, ma Draghi che riconosce di non potere proseguire con i 5Stelle”, ha sottolineato Mulè, che fa un ritratto del capo dei Cinque Stelle molto particolare. “Conte si ama e si contraccambia: Conte è l’amante di Conte. Un po’ come Dorian Gray che però non ha fatto una bella fine…”.

La Lega si riunisce

Anche alla luce delle odierne vicende, Matteo Salvini ha detto che questo pomerigigo farà il punto della situazione con i dirigenti della Lega, sempre più “sconcertata dalle polemiche tra Pd e 5Stelle, anche alla luce delle recenti dichiarazioni di Giuseppe Conte (con l’ultimatum al premier Draghi) e del dem Andrea Marcucci secondo il quale ‘l’alleanza con M5S è finita’. A causa della situazione attuale, per la Lega diventa ancora più comprensibile quanto dichiarato giovedì dal presidente del Consiglio secondo il quale “è venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”, come ha fatto sapere il partito con una nota.

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