Farmaci L’incredibile aumento di attacchi di cuore, ictus ed embolie polmonari che si ì manifestato dopo le campagne vaccinali e dopo i booster sta portando a una carenza globale di farmaci appropriati. Quanto meno questo è ciò che riferisce l’Agenzia francese nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari” la quale ha inviato ha tutti gli ospedali e le altre strutture sanitarie una circolare di questo tenore: “Attualmente esiste un collo di bottiglia nella fornitura globale per i due trombolitici più comunemente usati negli ospedali, Actilyse (alterplase) e Therasolv (urochinasi). Inoltre, le alternative Actosolv (urochinasi) e Metalyse (tenecteplase) non sono disponibili. Non è ancora stimabile una data per il ripristino delle normali forniture, anche se le consegne vengono effettuate regolarmente”. Ma da dove viene la “carenza mondiale” di questi farmaci? A causa del crollo delle catene di approvvigionamento causato dalle sciagurate e inutili misure anti pandemiche che hanno causato danni incalcolabili proprio alla salute umana?
L’ agenzia francese sembra avere un’opinione diversa, anzi pare che tale parere venga condiviso con che le aziende che producono i farmaci in questione: “I produttori attribuiscono queste tensioni a un costante aumento del numero di pazienti ammissibili ai farmaci trombolitici e alla capacità di produzione limitata a causa della complessità del processo di produzione di questi farmaci biologici”. Pare che tutti siano stati colti di sorpresa dall’entità dell’aumento di queste patologie e la stessa agenzia lo ammette: ” “C’è un forte aumento del numero di attacchi di cuore, ictus trombotico, embolie polmonari e altre trombosi in tutto il mondo”. Ci si aspetterebbe che in un universo così dedito al culto della “Scienza” questa situazione fosse attivamente investigata con l’attenzione e la serietà che essa merita, ma invece si riscontra un tentativo grossolano di prendere per il sedere la gente con il fantomatico long Covid ( che sarebbe comunque una conseguenza conclamata dell’inutilità dei vaccini) o con i problemi dovuti al caldo o con lo stress o con qualsiasi altra fesseria da imbecilli. Invece non si investiga, anzi si tenta con tutte le forze di impedire che qualcuno vada a fondo nella questione, semplicemente perché la causa è già ampiamente sospettata per non dire conosciuta conosciuta: si tratta dei vaccini a mRna che quando sono stati studiati nei modelli animali provocavano proprio coaguli ed embolie tanto che proprio per questo si è sempre esitato a fare il passaggio all’uomo.
Tuttavia questa semplice verità non può essere detta perché non fa parte del copione che il potere ha affidato alle burocrazie sanitarie ormai comprate da anni e all’informazione monopolistica: si prevede solo di negare, negare, negare qualsia conseguenza. Se proprio non si può farlo allora l’ordine è di depistare e quando anche questo diventa impossibile di inventare. E’ la stessa tecnica che si usa per le vicende Ucraine. Quando ci si trova di fronte alle evidenze un tale atteggiamento diventa degradante: quale evidenza migliore di una relazione con i vaccini del fatto che l’ aumento di infarti e di embolie non si verifica in quelle aree dove non sono stati utilizzati sieri genici, ma vaccini di concezione tradizionale, almeno nella stragrande maggioranza dei casi . Ma forse si tratta di Paesi dove fa sempre freddo, dove non c’è stress e dove il covid è corto. Dico vergogna non solo per chi si ostina a negare le conseguenze dei vaccini, ma per quelli che ancora ci credono perché imbrigliata in un’assurda sudditanza. La stessa agenzia che ha lanciato l’allarme sulla carenza di farmaci dice anche: “Bisognerebbe avere uno spirito malvagio per vedere una connessione con gli effetti della vaccinazione Covid”. E’ una frase in un certo senso davvero illuminante perché non ha nulla a che fare con la scienza e con la medicina, non dice e non spiega alcunché, ma esprime solo un rimbrotto politico contro chi osa puntare il dito su ciò che evidente. Si tratta di malvagi, ecco la suprema parola della scienza e dei suoi scalzacani.