sabato, Aprile 19

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Sale sul palco e contesta la Meloni. Lei ci va a nozze
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Sale sul palco e contesta la Meloni. Lei ci va a nozze

Un giovane militante Lgbt+ è salito sul palco del comizio di Fratelli d’Italia a Cagliari con una bandiera arcobaleno, la Meloni si è confrontata con lui, parlando di idee diverse e di democrazia. A Cagliari un giovane militante Lgbt+ è salito sul palco di Fratelli d’Italia in piazza del Carmine mentre Giorgia Meloni stava tenendo un comizio. Il ragazzo di 32 anni, che aveva in mano una bandiera arcobaleno, da sempre il loro simbolo, ha rivendicato i propri diritti davanti alla leader politica che ha accettato il confronto. La Meloni, con molta calma, ha ascoltato ciò che il ragazzo aveva da dirle, allontanando la sicurezza che stava intervenendo. La replica della Meloni Quando il manifestante Lgbt+ ha parlato di volere un matrimonio in Italia e di essere costretto ad an...
Ucraina, Berlusconi: “Putin forzato a fare la guerra”
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Ucraina, Berlusconi: “Putin forzato a fare la guerra”

"Parlando della Russia volevamo dire il nostro dispiacere per quello che è avvenuto in Ucraina. E' stata una decisione sbagliata, io so che Putin è stato forzato dal suo paese, dalla sua gente, dai suoi uomini, dal partito comunista a intervenire per difendere le repubbliche del Donbass dall’Ucraina, ma adesso si trova ad avere dimostrato che le sue truppe non sono davvero l’armata invincibile". Sono le parole rilanciate in un audio dal Mattino di Padova online, pronunciate da Silvio Berlusconi, durante un collegamento con la sede regionale di Forza Italia a Padova, per la presentazione dei candidati alle elezioni, nella giornata di ieri.
Meloni presenta il conto a Speranza: faremo subito una Commissione d’inchiesta sulla pandemia
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Meloni presenta il conto a Speranza: faremo subito una Commissione d’inchiesta sulla pandemia

Giorgia Meloni sfida Speranza e avverte: «Una delle prime cose che faremo ad inizio della prossima legislatura sarà quella di istituire una Commissione d’inchiesta sulla disastrosa gestione della pandemia»… Non è certo da oggi che Fratelli d’Italia chiede chiarezza sulla gestione dell’emergenza sanitaria. O che sostiene di volere vederci chiaro sulle scelte fatte dal ministro. Ma oggi, dopo inchieste, sentenze del Tar, dubbi e studi di settore che hanno messo in discussione l’operato del titolare del Dicastero della Salute durante la gestione dell’epidemia di Covid, l’ennesima autorevole ricerca accreditata smentisce allarmismo, procedure e scelte del titolare di Speranza. E Giorgia Meloni, con un post, torna sull’argomento… «Uno studio dell’Istituto Mario Negri – posta la leader ...
Saviano: “Salvini è un agente di Putin”
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Saviano: “Salvini è un agente di Putin”

La storia tesa tra Matteo Salvini e Roberto Saviano si arricchisce di un nuovo capitolo. La scoperta di una spia russa alla base Nato di Napoli ha dato modo allo scrittore di attaccare Silvio Berlusconi e il leghista. La notizia non ha sorpreso Saviano, secondo cui “i più fedeli sostenitori di Putin li abbiamo avuti, per anni, soprattutto in politica”: sarebbero proprio Salvini e Berlusconi, considerati “i reali agenti che hanno agito per Putin senza nascondersi e senza documenti dell’Fsb”. Innanzitutto ha attaccato il Cav, definito “colui che ha aperto le porte al leader del Cremlino”. Il rapporto che Berlusconi aveva con Putin per lo scrittore è “indecoroso”, con l’apice che “si è raggiunto quando, alla domanda di una giornalista rivolta a Putin, ospite di Berlusconi in Sardegna, questi ...
“Come una telenovela…”. Letta annientato dal Washington Post
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“Come una telenovela…”. Letta annientato dal Washington Post

Il segretario del Pd Enrico Letta finisce anche nel mirino della stampa internazionale: è il Washingotn Post a criticare senza troppi giri di parole la strategia elettorale messa in atto dal leader dei dem. Oltre al pesante affondo rivolto alle consultazioni elettorali in programma il prossimo 25 settembre, che vengono paragonate "alle telenovele sudamericane", all'interno dell'articolo del celebre quotidiano statunitense trova spazio anche un'aspra critica nei confronti delle strategie perseguite dal segretario dem. "Letta ha avuto l'intuito di perseguire un'ampia coalizione dai centristi all'estrema sinistra", spiega ai propri lettori il Washington Post, come riportato da Affari Italiani, "ma il suo cosiddetto campo largo ha richiesto così tanta flessibilità da parte di tut...
Gina Lollobrigida sarà candidata al Senato con l’estrema sinistra
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Gina Lollobrigida sarà candidata al Senato con l’estrema sinistra

Gina Lollobrigida sarà candidata al Senato come capolista di Italia Sovrana Popolare. A confermarlo all’Adnkronos è il suo avvocato, Antonio Ingroia, leader di Azione Civile e Uniti per la Costituzione. Ingroia spiega che la Lollo, 95 anni, sarà capolista in diverse circoscrizioni: “In quella del Lazio con Latina, nella Sicilia orientale (Catania, Messina, Taormina) e poi nel Veneto”. Gina Lollobrigida consigliata dall’ex pm Ingroia (suo legale) La lista Italia Sovrana Popolare è una lista della sinistra radicale ed è infatti promossa da Partito comunista, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia. A darne l’annuncio è il senatore Emanuele Dessì, ex M5S, oggi esponente del Partito comunista. Non è la prima volta che la Lollobrigida tenta la candidatur...
Tajani: «Nessuno comprerebbe un’auto usata da Calenda
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Tajani: «Nessuno comprerebbe un’auto usata da Calenda

Antonio Tajani non si mostra preoccupato dalla nascita del terzo polo. «Se uno è di sinistra e fa l’accordo con la sinistra, poi il giorno dopo litiga e vuole fare il centro per qualche poltroncina. Chi comprerebbe un’auto usata da Calenda? Nessuno», dice il coordinatore nazionale di Fi. Tajani: «Renzi e Calenda? Voto a terzo polo è inutile» «Renzi-Calenda? Non si sa questi matrimoni quando iniziano e quando finiscono. È un voto inutile quello che si può dare al terzo polo. Terzo perché arriva terzo, dopo il centrodestra e il centrosinistra», ha aggiunto Tajani a “Controcorrente”. «Non è possibile allearsi con persone litigiose come Calenda, insulta tutti. L’Italia ha bisogno di persone serie, che una volta che hanno preso un impegno lo mantengono», osserva poi l’esponente azzurro....
Pochi posti sul carrozzone Pd: candidature a rischio per le donne, dalla Boldrini alla Cirinnà
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Pochi posti sul carrozzone Pd: candidature a rischio per le donne, dalla Boldrini alla Cirinnà

Il sentiero è stretto o, come direbbe Bersani, c’è una mucca nel corridoio: si chiama “campo largo”, la necessità di inglobare piccoli e grandi cespugli, i Di Maio, i Tabacci, i socialisti, i Verdi, i Bonelli, i Fratoianni, quasi tutti da inserire in quel 70% di quote Pd concordate con Calenda o con semplice “diritto di tribuna”. Una tribuna, quella del partito di Letta, che con una fulminante battuta fatta ieri da Antonio Padellaro del “Fatto”, “rischia di essere più affollata della tribuna Monte Mario dello stadio Olimpico…”. Letta dovrà fare scelte dolorose, ma anche rinnovare i quadri e disbocarli dagli ex renziani per favorire i fedelissimi, anche in vista del congresso. Ma l’acqua è poca e la papera, come direbbero i Tretre, non galleggia… Nel Pd pochi posti e candida...
Vaccinazione a tappeto! L’Europa ordina un fiume di vaccini
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Vaccinazione a tappeto! L’Europa ordina un fiume di vaccini

Vaccinazione All’Unione Europea non bastavano le 4,2 miliardi di dosi già accumulate, ne ha comprate altre 250 milioni di un vaccino prodotto dalla spagnola Hipra, costruito già obsoleto in partenza perché basato su varianti ormai soppiantate e che si spera funzioni con Omicron. Presa da una quantomeno sospetta frenesia di spese pazze, Bruxelles ha accantonato quasi 10 dosi a persona. Neonati inclusi Più di 10 dosi a testa per ogni abitante L’Ue ha già incamerato una scorta di 4,2 miliardi di dosi: una media di 9 e mezzo ad abitante. E non è ancora sazia. Come riferisce La Verità, il Leviatano medico del Vecchio continente ha portato a termine un ulteriore acquisto. Ci ha pensato Hera, l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione Ue. L’organ...
La mossa in extremis di Speranza: infornata di nomine prima del voto
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La mossa in extremis di Speranza: infornata di nomine prima del voto

A quanto pare, sembra che della spinosa questione se ne stiano occupando solo i giornali di centrodestra, tra cui Libero, il Giornale e il Secolo d’Italia. Stiamo parlando del tentativo operato in extremis da Roberto Speranza di nominare un nutrito battaglione di dirigenti al ministero della Salute. Al fine di facilitare la sua impresa, il segretario del minuscolo Articolo 1, vorrebbe aumentare da 12 a 14 le poltrone delle direzioni generali, così da spacchettare le nomine e, con la decadenza di più di un dirigente, piazzare ai posti vacanti persone di suo gradimento. Tutto questo, unito all’assunzione di un esercito di funzionari amministrativi, ben 697 i quali sono stati accolti dallo stesso Speranza con una sorta di improvvisato comizio elettorale, ha mandato su tutte le furie i sindaca...
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