Scuola, in Svezia torna carta e penna: la rivoluzione nelle aule. «Tecnologia dannosa, apprendimento in calo»
Svezia. I bambini svedesi che sono tornati a scuola erano attesi da una sorpresa: al posto dei tablet e dei dispositivi digitali introdotti negli anni passati nella convinzione che migliorassero l’apprendimento, hanno trovato libri di carta, quaderni, fogli e penne che usavano i loro genitori. Il nuovo ministro dell’Istruzione, Carlotta «Lotta» Edholm, in carica da 11 mesi nella coalizione di centro-destra, ha deciso di tornare ai vecchi sistemi di insegnamento, invertendo una tendenza che aveva portato i tablet già nelle aule delle scuole materne. «Gli studenti svedesi hanno bisogno di più libri di testo e di meno computer», aveva annunciato a marzo Edholm. A convincere il governo a riportare nelle scuole tempi di lettura più tranquilli, con la scrittura a mano dei testi in bella calligra...