venerdì, Aprile 18

Tag: crisi energetica

Orban: “In Ungheria un referendum sulle sanzioni contro Mosca”
economia

Orban: “In Ungheria un referendum sulle sanzioni contro Mosca”

Il Premier ungherese Viktor Orban anticipa, all'agenzia russa Tass, la convocazione in Ungheria di un referendum sulle sanzioni Ue contro la Russia. "Le sanzioni sono state introdotte in maniera non democratica, perché sono state decise dai  burocrati di Bruxelles ma a pagarne il prezzo sono gli europei. Abbiamo bisogno di conoscere l'opinione della gente. Per la prima  volta in Europa, in Ungheria chiederemo l'opinione della gente sulle sanzioni. Organizzeremo una consultazione nazionale in cui gli  ungheresi saranno in grado di esprimere la loro opinione, di dire se  le sostengono e se sono favorevoli all'introduzione di altre misure", ha affermato Orban, precisando di essere favorevole a "colloqui di pace immediati e a un cessate il fuoco" fra Russia e Ucraina. Le sanzioni "imposte ...
Controllo dei termostati a distanza: in Usa inizia la presa di potere climatica
economia

Controllo dei termostati a distanza: in Usa inizia la presa di potere climatica

Il futuro che ci attende può essere incisivamente rappresentato da ciò che è accaduto nel lontano Colorado: circa 22 mila famiglie hanno perso qualsiasi “sovranità” sulla temperatura da tenere dentro casa visto  che la compagnia elettrica ne ha preso il controllo dei condizionatori durante un’ondata di caldo grazie ai contatori che ormai sono gestibili da remoto. Non appena la temperatura ha superato i 32 gradi non è stato più possibile regolare i termostati che sono rimasti fissi sui 26 gradi. Ci troviamo in maniera esplicita di fronte alle prove di un razionamento dell’energia che vengono attuate facendo leva sui riti climatici che ormai sono divenuti un culto generale, anche se poi il risparmio effettivo è minimo visto che la parte del leone la fa la coibentazione delle case, la lo...
Bollette, “non paghiamo più”: sta per scoppiare la rivolta
economia

Bollette, “non paghiamo più”: sta per scoppiare la rivolta

Così è troppo. Bollette triplicate, costi della luce lievitati, utenze del gas da salasso: cinque, sei, sette volte maggiori rispetto al 2021. C'è aria di rivolta tra i commercianti, gli albergatori, i ristoratori, i panettieri, i pasticceri e persino tra le famiglie italiane. Ché un conto (salato pure quello, di 'sti tempi) sono gli aumenti calmierati, che ci avevano detto sarà da stringere la cinghia. E un altro sono le fatture che ci siamo ritrovati in tasca (ma soprattutto che si sono ritrovati in tasca loro, gli imprenditori che tirano la carretta e, senza i quali, cadremmo col sedere per terra) nelle ultime settimane. Batoste da 40mila, 100mila, 300mila euro l'una. Da coprire sull'unghia, sennò son dolori. E chi ce la fa a pagarle? Perché il punto, signori, è prop...
Termosifoni e illuminazione pubblica: le nuove regole per l’inverno
economia

Termosifoni e illuminazione pubblica: le nuove regole per l’inverno

AGI - Ridurre la temperatura del riscaldamento di due gradi, ovvero al massimo 18, e accorciare di due ore la durata di accensione dei termosifoni. La bozza del piano del governo guidato da Mario Draghi per la riduzione del consumo di gas - nell'ambito del programma per rendere il Paese gradualmente indipendente dalla fornitura dalla Russia - deve fare i conti con le regole che disciplinano l'erogazione del riscaldamento in autunno e inverno. I Comuni, per ora, procederanno in ordine sparso ad attuare eventuali iniziative autonome per il risparmio energetico, in attesa di possibili provvedimenti quadro nelle prossime settimane da parte del Consiglio dei ministri. Una delle voci di spesa sulle quali i Municipi potrebbero intervenire è quella dell'illuminazione. In Italia s...
“Aprire le finestre 5 minuti, doccia solo 2 volte”. I tedeschi si preparano allo stop del gas russo
economia

“Aprire le finestre 5 minuti, doccia solo 2 volte”. I tedeschi si preparano allo stop del gas russo

La Bild pubblica una lista di consigli pratici per risparmiare sulla bolletta energetica. In Germania previsti aumenti fino a 3.500 euro per una famiglia di quattro persone in caso di stop alle forniture da parte di Mosca Oggi chiude il gasdotto Nord Stream. La motivazione ufficiale è quella dei lavori di manutenzione che dovrebbero andare avanti per circa dieci giorni. Il timore, però, è che il Cremlino opti per uno stop prolungato in risposta alle sanzioni di Bruxelles per la guerra in Ucraina. Per questo il prezzo del gas torna a salire del +4 per cento e il governo tedesco, per usare le parole del ministro dell’Economia Robert Habeck, "si sta preparando al peggio". "Tutto è possibile", dice citato dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung. Per ora gli stoccaggi sono ...
CAGLIARI SERA
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