venerdì, Aprile 18

Tag: guerra ucraina

Scholz rischia le dimissioni se non capitola davanti a Putin – The Telegraph
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Scholz rischia le dimissioni se non capitola davanti a Putin – The Telegraph

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz rischia di perdere la sua posizione se non si "arrende" al presidente russo Vladimir Putin, scrive il giornalista Daniel Johnson in una colonna per il Telegraph. Ha osservato che la Germania sta attraversando una crisi acuta a causa della mancanza di risorse energetiche, per cui Berlino dipende dalla Russia. “Un vero dramma si è svolto con la ricerca dei responsabili della decisione catastrofica di un decennio fa di abbandonare l'energia nucleare, a causa della quale la Germania è diventata completamente dipendente dalla Russia. La reputazione una volta idolatrata di Angela Merkel è ora a brandelli, con due terzi degli elettori che condannano Olaf Scholz per non aver garantito la sicurezza energetica", ha affermato Johnson. Secondo il giornali...
Rapporto Onu: morti nell’ospizio di Lugansk anche colpa di Kiev, che li ha usati come “scudi umani”
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Rapporto Onu: morti nell’ospizio di Lugansk anche colpa di Kiev, che li ha usati come “scudi umani”

Anche le forze armate ucraine hanno una responsabilità importante, forse uguale a quella russa, in quanto accadde, circa due settimane dopo l'inizio dell'invasione di Mosca, in una casa di cura nella regione di Lugansk, dove morirono decine di persone. E' quanto ha stabilito un rapporto dell'Onu, secondo l'agenzia Ap. Nell'ospizio c'erano soprattutto anziani e disabili, che rimasero intrappolati all'interno, senza luce elettrica e acqua, quando i ribelli filorussi assalirono la struttura, vicino al villaggio di Stara Krasnyanka. L'assalto provocò un incendio che intrappolò all'interno quanti erano allettati. Secondo le Nazioni Unite, almeno 22 dei 71 pazienti riuscirono a trarsi in salvo, "ma il numero esatto delle persone uccise rimane sconosciuto". Subito dopo l'attacco, Kiev accusò Mosc...
La NATO ha promesso a Zelensky di porre fine alla guerra in Ucraina con mezzi militari
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La NATO ha promesso a Zelensky di porre fine alla guerra in Ucraina con mezzi militari

Il conflitto in Ucraina dovrebbe essere risolto solo “con mezzi militari”, una promessa del genere è stata fatta a Zelensky dalla Nato al vertice dell’alleanza, che si sta svolgendo in questi giorni a Madrid. Lo ha affermato il primo ministro belga Alexander De Croo. Secondo il politico belga, prima del vertice, a Zelensky era stato promesso il pieno sostegno dell’alleanza a Kiev, ed è stato anche affermato che il conflitto poteva essere risolto solo con mezzi militari. Pertanto, la fornitura di armi occidentali all’Ucraina non si fermerà. Abbiamo già avuto l’opportunità di parlare con il presidente Zelensky. È molto importante continuare a parlare con lui, sottolineando che la guerra può essere vinta solo sul campo di battaglia e che dobbiamo continuare a sostenere il president...
Guerra Russia-Ucraina, le “scandalose” parole del Papa
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Guerra Russia-Ucraina, le “scandalose” parole del Papa

Eadesso? Adesso che il Papa da scandalo? Le sue parole, con il travaglio dei giorni e dei mesi che passano senza pace, sulle colpe, le omissioni, i silenzi sulla guerra scottano e infiammano. E urtano. Che cosa faranno gli intellettuali immaginari, i politici, quelli che sanno tutto fin dal primo giorno e che pensano che la soluzione alla guerra scatenata dall’aggressione criminale di Putin sia solo la guerra? Metteranno in fila, a loro volta, le parole e diranno: incredibile, il Papa è diventato putiniano! ma cosa conta in fondo quello che dice? È il suo mestiere quello di essere fuori dalla Storia, di pronunciare innocue e paradossali parabole... I maestri del sospetto, i cacciatori di quinte colonne ed infiltrati, per cui ogni distinguo e ragionamento (che è «il ridurre la complessit...
Ukraine : un observateur international dénonce des “manipulations médiatiques à des fins politiques”
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Ukraine : un observateur international dénonce des “manipulations médiatiques à des fins politiques”

Rompus aux méthodes d’observation en zones de conflits, sur lesquelles ils sont formés, les observateurs des organisations internationales ont une perception aiguisée des enjeux de la collecte, de l’analyse et de la remontée d’information sur le terrain. Confrontés de manière permanente à des situations de guerre, comme celle en Ukraine, nous recevons Jean Neige, observateur ayant effectué des missions dans des pays comme l’Afghanistan, la Syrie et l’Ukraine, pour évoquer les particularités de la situation. Au cours de l'entretien, il évoque la complexité du rôle de l’observateur dans le cadre de missions pacifiques avec des collectes d’information, un exercice de plus en plus technique. Jean Neige déplore par ailleurs le traitement différencié de l’information ; ce qu’il remonte ne se...
CAGLIARI SERA
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